17 ottobre 2010

Riflessioni: prodotti anti-age ed età anagrafica

La premiata ditta Paprika-Blacky non è esattamente di “primo pelo”, se intendete l’antifona. Non abbiamo ancora trent’anni, ma ci siamo mooolto vicine. :)
Entrambe prestiamo grandi cure e attenzioni alla nostra pelle: a partire dalla detergenza.
Personalmente siamo convinte che questo gesto di bellezza sia alla base di una bella pelle, unitamente ad idratazione (dentro e fuori) e protezione. Struccarsi meticolosamente, in modo dolce e delicato, costituisce la base portante di un'epidermide sana, pulita, soda e compatta. Spesso, incredibilmente, è un gesto che viene poco considerato: magari alcune non si struccano la sera perché è troppo tardi e sono stanche ma utilizzano sieri La Praire….E’ un paradosso, oltre che un grave errore nei confronti della nostra pelle innocente!

Mossa 1: detergere!

In seconda istanza metteremmo l’esfoliazione: Paprika ad esempio, dopo una brutta esperienza col peeling del glicolico e del lattico, è approdata al peeling dolce e meccanico, che fa due volte alla settimana.

Mossa due: esfoliare!

Segue a ruota l’idratazione e l’anti-ossidazione, per preservare la tonicità, giovinezza e la bellezza della pelle.

Mossa 3: idratare e contrastare l'ossidazione!

Non dimentichiamoci, infine, la protezione dai raggi UVA e UVB, responsabili di cloasmi, ossia macchie scure, pigmentazione irregolare e foto invecchiamento.


Mossa 4: proteggiamoci dal sole!

E’ giusto, doveroso e sacrosanto fare tutto quello che possiamo per avere una bella pelle.
Ma, secondo noi, spesso si esagera.
Adesso ci spieghiamo, partendo da un aneddoto accaduto a Paprika.
L’altro giorno, in farmacia con mia madre, mi sono fermata davanti ai vari Avene, Rilastil, Caudalie e La Roche Posay. Ho il contorno occhi molto segnato (anche Blacky): questi segni sono dovuti soprattutto alla disidratazione e probabilmente anche al fatto che sorrido troppo spesso. Argh! :)
Stanca e ormai disillusa agguanto Eluage contorno occhi. Chiedo il prezzo alla farmacista che mi guarda stupita e mi chiede quanti anni avessi. Io rispondo 29, al che lei sgrana gli occhi con aria di rimprovero. Si rifiuta categoricamente di vendermi Eluage, insomma. E’ troppo forte, per adesso. Mi propone un comune antirughe defatigante di Rilastil (che sto usando e poi vi recensirò, ma dopo una settimana di utilizzo posso già dire che qualche soddisfazione me la sta dando). Io le spiego che uso argan e jojoba e lei approva la mia idea di emulsionarlo a questo contorno occhi, la sera. Acquisto anche una maschera ultra idratante Caudalie, studiata appositamente per essere stesa anche sul contorno occhi. Oggi è la seconda volta che la utilizzo, ma presto vi farò sapere.
Alla fine i miei prodotti per questo dannatissimo e desertico contorno occhi sono: Rilastil contorno puro la mattina e la sera mixato con jojoba o argan e maschera due volte alla settimana .
Da questa piccola esperienza (Eluage costava 8 euro in più rispetto al Rilastil e comunque la farmacista si è rifiutata di vendermelo) è scaturita la seguente riflessione: non corriamo troppo, molto spesso?
Leggiamo sovente che donne della nostra età, dunque giovani, acquistano Staminology, Staminals, sieri come Capture o One essential Dior (la cui testimonial, non certo a caso, è una splendida donna di 52 anni: Sharon Stone). Promettono visi più giovani e luminosi, sì, ma per pelli che a causa dell’età hanno perso levigatezza, compattezza e luminosità, elasticità dei tessuti e capacità di riprodurre collagene. Sono cambiamenti profondi, a livello cellulare e strutturale.
Una ragazza di 28-30 anni non ne ha affatto bisogno, perché non è QUEL tipo di perdita di luminosità la causa della sua pelle spenta o irregolare!
Non si tratta di prodotti che utilizzano principi attivi che contrastano la perdita di luminosità dovuti a pelle asfittica, spenta o stressata dalla quotidianità di smog (ci vengono in mente alcuni sieri Skinceuticals, facenti parte della linea “rinnovatrice”, ottimi dai 25 anni in poi).
Se a 29 anni cominciamo ad utilizzare One Essential di Dior cosa faremo arrivate a 50 anni? Il lifting dal chirurgo?
Secondo noi inseguiamo chimere e, come dire, sbagliamo il tiro. E così facendo otterremo a lungo termine l’effetto contrario. Perché, anziché andare a colpire la vera fonte della perdita della luminosità tipica di una donna non ancora trentenne, andiamo ad utilizzare un rimedio che è stato studiato per le over 45-50, che di tutt’altro genere di prodotti e principi attivi hanno bisogno.
Un rimedio che non fa per noi, che non è stato studiato per le nostre esigenze, che probabilmente non agirà positivamente sul NOSTRO problema.
Le nostre rughette non sono dovute all’età, ma ai fattori di cui sopra. E vanno combattute nel modo giusto, non convincendoci che se un siero è stato studiato per una pelle di cinquantenne allora non potrà che giovare alla nostra pelle certamente meno segnata e problematica perché più giovane.
Non a caso alcune case, con onestà, nel loro bugiardino specificano “per le pelli a partire da X anni” (pensiamo a Clarins).
Non bruciamo le tappe.
Assecondiamo davvero i nostri bisogni e agiamo con costanza, che è il vero segreto per ottenere una bella pelle.
Detergere, esfoliare, contrastare l’ossidazione e idratare, proteggere la pelle dalle aggressioni UVA, prediligere la natura, finché è possibile e finché si rivela efficace in relazione alle nostre esigenze.
Dovrebbero essere queste le nostre parole d’ordine: e la nostra pelle non ancora trentenne ringrazierà :)


Paprika
Blacky

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